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264 virginia, capitolo lvi.

vendo quello che è signore avere ugualmente gli occhi e l’animo allo parlare umile, i costumi gravi e santi, e al postutto avere le mani nette di fatti di donne, non solamente sono lascivi cogli occhi, ma con furiosa mente non seguono la sentenzia delle leggi, anzi quella de’ ruffiani. Diventano superbi e non umili, se qualche puttanella non lo comanda, e se loro non mitiga: e non solamente ricevono i doni, ma dimandano e fanno mercatanzia e inganno; e procedono infino alla forza accesi di furore, se non possono fare altrimenti quello che egli desiderano. E così essendo diventate ottime esponitrici di leggi la lussuria e la moneta, indarno si domanda ragione al banco, se quelle o alcuna di quelle1 non ajutino.

    nontemono ipossenti chonvertire adiligenza dicrudelta alchuno timore di ddio quello che si truova intemperanzia dicrudelta. Test.Lat.Quid hoc mali est? non verentur præfecti, quod in temperamentum libidinum adinventum est, ubi nullo Dei timore territi, in licentiam vertere scelerum.

  1. Cod. Cass. se quelle chonalcune diquelle non aiutorio. Test. Lat.nisi ab his vel ab earum altera suffragia impendantur.