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258 virginia, cap. lvi.

edificare lo Mausoleo la centesima Olimpiade: conciossiacosachè quelle cose che si contano di Artemisia siano molto credute, e diano molta fede di sè, e tolgano fede all’altrui. E nondimeno qualunque leggerà creda quello che vuole: o due o una che fussero, fu opera di femmina ciascuna. Ma noi, considerati i fatti di Artemisia, che possiamo pensare, se non essere fatto per errore della natura, che sia dato a un corpo sesso di femmina1, nel quale sia infonduto da Dio un’anima virile e magnifica?

CAPITOLO LVI.

Virginia, figliuola di Virginio.

Virginia per lo nome e per lo fatto fu una romana vergine da farne menzione con pietosa memoria, perchè la fu di maravigliosa bellezza, e fu figliuola di Virginio, uomo di popolo, ma onesto; la quale benchè fusse di ottima onestà, non è sì famosa per sua con

  1. Cod. Cass. aunchorpo esse re femmina. Test. Lat. sexus fœmineus datus est.