mare1. Nel quale sapendo Artemisia, chè quegli di Rodi dovevano entrare, comandò che i suoi fossero armati, e tolti con seco alcuni amici di Nautico e d’Epipate2 nocchieri per compagni, e apparecchiati quelli, i quali erano di bisogno compiere il fatto già pensato, comandò ai cittadini, che facessero carezze a quegli da Rodi, infino che ella facesse segno, e che dessero loro speranza3, e, se potessero, che gli conducessero infino alla piazza. Finalmente, come la cosa fosse non accorgendosi i nemici, uscì fuori per lo minore porto al largo mare; e vedendo già fatto segno, quegli da Rodi chiamati in terra, lasciata l’armata, come vincitori correndo in piazza n’andarono; con altre sei navi pigliate per forza4 le navi di quegli da Rodi che erano abbandonate, e levato il romore, comandò, che da ogni parte i suoi cittadini corressero contro a quegli da Rodi. Per la qual
- ↑ Cod. Cass. amore.
- ↑ Betussi. Test. Lat. assumptis Nautici sociis et Epipatis.
- ↑ Cód. Cass. che delle ro loro speranze.
- ↑ Cod. Cass. pigliarono le navi.