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capitolo lv. 251

avarizia; e, non contenta dello ingegno d’uno maestro, chiamò a sè quattro maestri, li quali in quel tempo Grecia riputava più eccellenti di tutto il mondo, Scofa, Briasse, Timoteo, e Leotare; e secondo lo consiglio di quegli fece disegnare a Mausulo, suo marito, magnifica sepoltura. E apparecchiati i marmi, fecelo edificare; acciocchè per quello maraviglioso edifizio la fama del suo diletto marito diventasse1 eterna, se per altro modo non fusse. Del quale certamente, perchè quegli passò quasi tutti gli edifizj del mondo, sì per lo edifizio, e sì per la spesa, e sia stato chiamato per lungo tempo uno de’ sette miracoli dello mondo, non sarà da biasimare se io farò di quello speziale menzione, perchè durerà la fama di quegli ingegnieri, e diventerà più chiara la magnificenza di quella femmina2. Formarono di comandamento della Reina quella sepoltura in forma quadra presso Alicarnaso, città di Caria; e quelle

  1. Betussi. Test. Lat. viri nomen efficeretur æternum.
  2. Test. Lat. Nam virebit artificum fama, et mulieris inclytæ fiet magnificentia.