Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/251


capitolo liii. 247

diremo noi? lo mondo è cosa di femmina, e gli uomini è cosa femminile. E quel che è stato avverso agli uomini, l’età che consuma molte cose utili, non ebbe potuto consumare o menomare alle donne la sua ragione, servandola quelle con tenace perseverazione1. Dunque lodino Veturia, e onorino lo suo nome e lo suo merito, quante volte elle s’adornano di care pietre, di porpora e di fibbiale; e andando, gli uomini si levino da sedere; e poi che sono morti s’annoverino le ricchezze dei morti2.

  1. Cod.. Cass. equalchestato aversito agli uomini che chonsuma leta molte chose e non potuto chonsumare le chose utili enone arebbe menomato alle donnè le sue ragione, ecc. Test. Lat. quod autem adversum fuit hominibus, ætas quæ multa consumpsit utilia consumpsisse non potuit, nec minorasse mulieribus jus, ecc.
  2. Cod. Cass. Betussi: ereditando le sostanze di quei che muoiono. Test. Lat. otiosisque morientium substantiæ minuantur.