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di m. donato di casentino | 21 |
Mentre in questa città viveasi Donato dando opera alla pubblica istruzione, ricevette non poche lettere dal Petrarca, nelle quali questi in certa guisa stemprava tutto il cuor suo; e torna grato leggerle, per conoscere di quanto amore si amassero que’ due valenti letterati. Fra le altre è bellissimo argomento di loro amicizia quella che Petrarca gli scrisse per confortarlo dopo la morte del suo figlio Solone: la quale sciagura fu poi seguita dalla perdita dell’unico figliuolo che rimaneagli Antonio. E se nella prima amarezza del cuor suo ebbe a confortatore Petrarca, nella seconda ebbe Coluccio, che lo volle consolato di una lettera ed in questa lo chiede di sua amicizia, e lo fa consapevole di suo grandissimo desiderio di usar con lui per mezzo di lettere, perchè udivalo in predicamento di uomo sapientissimo1. La lettera poi del Petrarca2 a Donato, nella quale lo esorta a cessare dai doni, poichè Donato non inviavagli messo con lettere, che non avesse le mani piene di qualche donativo, se mostra