con lamentanza andarono a Veturia, madre di quello, e a Volumnia, sua moglie; e ottennero, che quella donna già vecchia, con la moglie di lui andasse al campo de’ nemici, con prieghi e con lagrime a mitigare lo figliuolo; poichè la repubblica non si poteva difendere dagli uomini con le armi, e con lei andarono molte altre donne. La cui andata come Coriolano seppe, benchè egli avesse enfiato l’animo, ismarrito nondimeno per l’andata della madre, smontò di sedia, e uscì della tenda, andandole incontro per riceverla. Ma Veturia, tenendo dall’una parte la moglie, dall’altra i figliuoli di Coriolano, come vide lo figliuolo, messa giue la pietà della madre, levossi in ira; dove ella era uscita da Roma umile, andando al campo de’ nemici diventò riprenditrice; e preso forza nel debole petto, disse: Sta fermo, furioso giovane, io vorrò sapere innanzi che io ti abbracci, se tu vieni a ricevermi come madre, o come nimica; chè io ti stimo nimico1. Dovevami la lunghezza della vita desiderata dagli uomini condurre, che io misera, vedessi te dannato in esilio,
- ↑ Betussi. Test. Lat. hostem puto.