gini, sieno adulterati i nobili fanciulli; sia dannata la virtù, sia perdonato il vizio, e la discordia trionfi in ogni luogo cacciando la pace. O quanto è il montare di re maraviglioso! se pur quando sono arrivati alla signoria per qualunque modo, vivessero senza nocimento! ma incontanente costrignendo lo sospetto, i maggiori sono mandati in esilio, i ricchi sono ridotti a povertà, gli antichi amici sono bandeggiati, i frategli, i figliuoli, i nipoti, i padri come insidiatori sono messi in prigione, sono morti; non si osserva fe’, non si serva pietà; si vive con ansia, si dorme con difficoltà, nè si gusta cibo senza paura1; tutta la vita si commette agli scellerati, cacciando prima quegli che sono fedeli. Oh, possessione desiderevole e laudabile acquistata2!
- ↑ Betussi. Test. Lat. anxie vigilatur, cum difficultate dormitur, nec cibus absque timore gustatur.
- ↑ Cod. Cass. noi abbiamo sifattj opiggiore lo fecie quale stato lo principio elminore cholla nostra morte. Test. Lat. quales habuimus introitus, tales, aut detestabiliores exitus habeamus; et una nostro cum interitu subtrahatur hora.