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brutto luogo, e degna chiarezza1. Perchè la virtù è in pregio in ogni luogo; e non riceve brutta macchia di vizio se non come lo raggio del sole non si brutta mischiandosi nel fango. Dunque se alcuna volta noi vediamo la virtù fisa con dato esercizio nel petto di alcuno, dovremo biasimare lo suo vizio così, che le sue lodi non siano menomate alla virtù, essendo quella tanto più maravigliosa e più degna, quanto egli era riputato più rimosso da quella. Per la qual cosa non si dee sempre rifiutare la memoria delle disoneste; anzi facendosi elle degne d’alcuna memoria per merito di virtù, debbonsi magnificare con più ampia e più lieta lode, adoperando in quella questa onorata virtù, acciocchè faccia vergogna alle lascive reine; e la viltà delle reine

  1. Cod. Cass. ancora nonson chontrarij alle virtù che non solamente magnifichorono quella chennoj vedemo nata in luogo onorata ma debbe sforzarsi ditrarfama a quella che noj ve demo son merso in brutto luogho e degna edegna chiarezza. Test. Lat. Insuper adeo virtuti obnoxii sumus, ut non solum quam insigni loco consitam cernimus, elevemus; sed obrutam crimine turpi in lucem meritam conari debemus educere.