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capitolo xlvii. 219

molto meglio vincere la rabbia di Ciro dentro al suo paese che di fuori. E essendo certificata che egli fusse entrato nel regno, diede la terza parte del suo sforzo a uno suo figliuolo, il quale era giovanetto, e comandogli che egli andasse contro a Ciro, e combattesse; il quale sentendo, che il giovine andava con l’oste, pensando sì la qualità del luogo che li costumi delle genti, deliberò vincere piuttosto quello con l’inganno che con la pródezza; e mostrò fuggire, lasciando il campo pieno di vettovaglie, e di vino non ancora conosciuto1 dai Tartari. Nel quale campo entrato il giovane quasi vincitore, come avesse cacciato lo nimico, allegro coi suoi Tartari, confortato non a combattere, ma a mangiare; cominciarono a divorare ampiamente lo cibo e la bevanda non conosciuta. Per la qual cosa lasciato lo magistero della milizia, venne il sonno2 e addormentaronsi: nel quale essendo eglino gravati, so-

  1. Cod. Cass. chorchato. Test. Lat. quod nondum noverant.
  2. Betus. Test. Lat. somnus adfuit.