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tamiri, capitolo xlvii. 217


esempio di Lucrezia. E, dette queste parole, ficcossi il coltello nello innocente petto, e lasciandosi1 cadere sopra lo coltello, in presenza del marito rimase morta ai suỏi piedi. Infelice per certo fu sua bellezza e sua onestà; la quale mai non si può lodare con sofficienti lodi tanto, quanto più aspramente la sua ingiuria fu punita. Perchè non solamente fu restorato lo suo onore bruttato per la vio lenza dello scellerato giovane, ma eziandio per quello seguì la libertà di Roma.

CAPITOLO XLVII.

Tamiri, Reina di Scizia.

Tamiri fu nobile reina di Tartaria. Perchè i Tartari sono in paese sterile, sotto fredda parte del cielo, vicino alli monti Rifei, e alli monti Iperborei, e questi quasi conosciuti soli a sè medesimi, è incerto di chi ella fusse figliuola e a chi fusse maritata. E famosa solamente per questa chiarezza di nobiltà, che ella fu reina, e si-

  1. Cod. Cass, lasciossi. Test. Lat, vulneri incumbens.