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saffo, cap. xlv. | 211 |
fu determinato, che quando alcuna donna andava da prima a marito, nello entrare nella casa dello sposo, ciascuna fusse domandata come avesse nome, e che subito la dimandata rispondesse: Caja; quasi come per questo elle dovessino pigliare augurio di futura modestia. La qual cosa quantunque ella paia minima appresso de’ superbi animi di quegli che sono al presente, non dubito che appresso dei savj uomini, considerata la semplicità di quel tempo, parrà indizio d’ottima donna, e molto laudabile.
CAPITOLO XLV.
Saffo Poetessa.
Saffo Poetessa fu una fanciulla dell’isola di Lesbo della città di Mitilene: e di sua origine, non rimase altra cosa. Ma se noi guardiamo allo studio, quello che lo tempo1 ci ha tolto vedremo in parte restituito; quella cioè essere nata di nobili e onesti parenti;
- ↑ Cod. Cass. lo quale lo tempo. Test. Lat. quod annositas abstulit pro parte restitutum.