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celle di quelle che il loro chiostro. E guardando agli matrimonj delle donne secolari, e agli vani adornamenti, ai balli e ai dì di festa , e se non aver avuta niuna esperienza di matrimonio: chiamano sè vedove1 dal principio di questa vita, piangono la sua fortuna , bestemmiando e maledicendo l’anima di suo padre con tutta la sua mente lo suo velo2 e suoi chiostri: e per consolare i suoi cuori tristi ricorrono solamente ai pensieri, per che modo possano rompere la sua prigione e fuggire, o almeno metter drento i suoi amanti; cercando pigliare furtivamente lo diletto, lo quale l’è stato tolto palesemente, essendole sottratto lo matrimonio. E queste sono le contemplazioni, non dico di tutte, ma della maggior parte, e i prieghi a Dio, i quali passano al cielo perchè siano prosperi i fatti3 de’ loro padri, e sieno santi quegli che l’hanno imprigionate! Oh miseri padri, e parenti, quali quelli sieno! se egli pensano,

  1. Cod. Cass. sevedere. Test. Lat. viduas.
  2. Cod. Cass. la sua vita. Test. Lat. villas et claustra.
  3. Cod. Cass. prosperii effettii.