Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
rea ilia, cap. xliii. | 205 |
pettine lo pettinò delle superfluitadi, e poi che fu pettinato filò con la rocca, ed eziandio lo insegnò tessere, e così indusse l’uso1 di quello, non conosciuto per infino asuo tempo. Della qual cosa la pensata ragione lievemente mostrerà quanto nelle altre cose Panfila dovesse essere valuta.
CAPITOLO XLIII.
Rea Ilia, madre di Romolo.
Rea Ilia, madre di Romolo e Remo, fu già splendida tra gli Toscani di spettabile fama, perchè ella ebbe suo principio per gli Silvj, re degli Albani, i quali2 erano discesi successivamente da Enea, duca glorioso de’ Trojani , e fu figliuola di Numitore, re degli Albani. Essendo ella giovinetta, avvenne, che Amulio, fratello più giovane di Numitore, istimolato dalla cupidità della signoria, dispregiata la ragione degli uomini, per forza cac-