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dini, i quali guardavano che ella dovesse fare. Le quali cose avendo fatte tutte per voto, trasse fuori un coltello, che ella avea sotto le vestimenta; e messo quello innanzi al castissimo petto, chiamato Sicheo, disse: Secondo che volete, cittadini miei, io vo’ a marito: e appena fornite queste parole, con somma tristizia d’ogni uomo, lasciossi cadere sopra il coltello; e soccorrendo quegli per ajutarla, avendo offesi i luoghi della vita, morì ispargendo lo sangue onestissimo. O Dio! alla tua onestà fu fatta forza, e tu fosti eterno e venerabile onore di viduità! Vorrei che le donne vedove guardassino a te, e inispezialità quelle che sono cristiane guardassino alla tua fortezza 1; e,se elle possono, con intera mente considerino te, la quale spargi lo tuo santissimo sangue; e quelle in ispezialità, alle quali fu levissima cosa non dirò andare 2 al secondo marito, ma al terzo, al quarto, e oltre.

  1. Cod. Cass. alla tua fortezza. Test . Lat. tuum robur.
  2. Nel Codice si desidera il verbo, omesso dall’amanuense.