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desiderio; non arditi di dire a lei quello che domandava che quello volesse; pensarono ingannare la reina con parole, e trarla a suo volere con la sentenzia1 di quella medesima. E dissero a lei, che lo re desiderava ridurre la sgominata gente a più umani costumi, e per questo domandava a loro alcuni ammaestratori, minacciando fare guerra, se non gli fussero dati: e dissono, ch’erano in dubbio, chi dovesse pigliare quella fatica, e lasciare la patria per andare a vivere con sì aspro re. La reina non s’accorse dell’inganno; ma volta a quegli, disse: O nobili cittadini, che ignoranza e che viltà è la vostra? non si può dire, che quello sia dirittamente cittadino, lo quale per la pubblica salute rifiuti la morte, od altra incomodità, se cagione lo richiede2: dunque andate allegri, e con poco vostro pericolo rimovete dalla patria lo gran furore della guerra. Con queste riprensioni della reina parve a quegli principi, avere

  1. Cod. Cass. sentita.
  2. Cod. Cass. onde altra ineomandita_secha- gione non richiede. Test. Lat. si casus postularet, ne dum incommodum aliquod.