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capitolo xl. | 191 |
Cartagine, e la rocca Birsa dalla pelle di bue. E mostrato lo tesoro che avea tenuto nascosto1, e confortato li compagni, che erano fuggiti con lei, a grande speranza; subito furono levate le mura, i palagi, i templi, le mercatanzie e pubbliche e private. E avendo ella dato al popolo leggi, e la regola del vivere, e subito essendo cresciuta la nobile città; fu famosa per tutta Africa di grande bellezza e non veduta altra volta, di non udita virtù e castità. Per la qual cosa, essendo quegli d’Africa sommamente inchinevoli a lussuria avvenne, che il re de’ Musicani s’innamoro di lei, e domandò quella2 per moglie ai maggiorenti di Cartagine; minacciando, se non gli fusse data, far guerra, e guastar la città che cresceva. E sapendo li cittadini lo sacro proponimento di quella vedova reina della inflessibile castità; e temendo per sè molto, essere disfatti per la guerra3, se quello domandatore fusse ingannato di suo