sia dicevole a loro in casa de’ padri, nelle chiese, nei palagi, dove si raduna la moltitudine degli aspri giudicatori: e per esempio imparino, non è ascoltare le cose disoneste, sottrarre la bocca del parlare, costrignere gli occhi al vedere, con gravità comparerai gli costumi; e ordinare tutti gli atti con una gravezza d’onestà; costrignere gli riposi, e nel mangiare fuggire le troppe delizie, fuggire i balli, e le conversazioni degli uomini: ancora conoscano le fanciulle, che desiderate ogni cosa che piace, e che si può fare non è santa cosa, nè conforme all’onestà; acciocchè, fatte1 più savie in fiore di lodevole verginità sotto lo comandamento de’ suoi maggiori, arrivino con maturità al sacro matrimonio.
- ↑ Cod. Cass. accio chesiate più savie. Test. Lat. prudentiores factæ.