Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/173


169


Capitolo XXXVI

Circe, figliuola del Sole

Circe per sua incantazione infino a questo tempo famosissima, secondo la testimonianza de’ poeti, fu figliuola del Sole1, perchè fu ornata2 di singolare bellezza; ovvero perchè circa lo conoscere dell’erbe fu sommamente maestra, ovvero piuttosto perchè ella fu savissima nel trattare delle cose, le quali tutte cose lo Sole, per diversi rispetti, dà a quegli che nascono, secondo gli astrologhi. Ma non mi ricordo avere letto per che modo si partisse da Colco e arrivasse in Italia: pure tutte le storie s’accordano, che ella abitò Etheo, montagna dei Volschi; lo quale monte del nome di quella infino a quel tempo e testè è chiamato il Monte Circeo. E non trovandosi di questa sì famosa donna alcuna cosa, se non per i poeti; toccati3 brievemente i detti de’ poeti, se-

  1. Test. Lat. filia Solis et Persae Ninfae Oceani filiae, sororque Oetae Colchorum regis.
  2. Cod. Cass. onorata.
  3. Cod. Cass. tocharono. Test. Lat. recitatis succincte poeticis.