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e per lo marito, diventò più famosa per suo scellerato ardire. Perchè signoreggiando Agamennone suo marito l’oste dei Greci presso Troja e avendo ella già avuti più figliuoli, innamorossi di Egisto, ozioso e vile giovane, figliuolo di Tieste e di Pelopia; lo quale perchè era sacerdote, non era andato all’oste. E, secondo che alcuni hanno detto, per conforto di Nauplio vecchio padre di Palamede commise adulterio con Clitennestra. Del quale peccato seguì che quell’animosa donna, con armato animo a tradimento, e presuntuoso ardire si levò contro al marito; o che ella il facesse per lo timore del commesso peccato1, tornando Agamennone, o che ella il facesse per conforto del adultero2, o per cupidità del regno, o che fusse per indignazione; menando egli Cassandra a Micene, ricevè quello in casa con infinta allegrezza3 di volto e tornando egli vincitore

  1. Cod. Cass. perlo chommesso pecchato. Test. Lat. timore ob patratum facinus.
  2. Cod. Cass. dello adulterio. Test. Lat. Amasii.
  3. Cod. Cass. choninfinita allegrezza. Test. Lat. ficta laetitia.