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polissena, capitolo xxxi. 151

tati per terra. Alcuni dicono, che ella arrivò a Troja dopo la morte di Ettore, e in quel luogo, secondo che scrivono, quella essere stata morta combattendo aspramente. Alcuni si potrebbono maravigliare, che femmine ardissero di correre a’ nemici e uomini, come che elleno fussero armate, se non che cessa l’ammirazione1, perchè l’usanza si converte in altra natura, per la quale queste cose e simili, e molto maggiori siano fatte da quella in fatto d’arme, che da quegli, i quali la natura ha fatti maschi: l’ozio, le delicatezze gli hanno convertiti in femmine, ed in lepri che portano elmo.

Capitolo XXXI

Polissena, figliuola del re Priamo

Polissena, vergine figliuola di Priamo, re di Troja e di Ecuba: giovanetta fu di sì

  1. Test. Lat. possent mirari... in admirationem subtraheret, quod usus in naturam vertatur alteram.