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torito Tessandro; considerando il padre1, stimolato di mordaci pensieri per lo inganno dei suoi fratelli, partecipe delli pensieri2, priegò lo padre già vecchio non solamente con pianto, ma lo indusse ad arme contra Eteocle, lo quale contro le leggi de’ patti con suo fratello teneva con tirannia lo regno di Tebe; e acciocchè ella non ricevesse per fatale risposta nocumento di sorte3, cortese oltre alla natura delle donne, diede volontariamente a Euridice, moglie di Anfiarao astrolago, lo prezioso giojello, lo quale per lo tempo passato era stato isventurato alle donne di Tebe. Per la qual cosa Anfiarao che era nascosto fu manifesto, e andò a Tebe, ma con ria fortuna; perchè dopo molte battaglie, essendo morti gli altri principi4, e Adrasto

  1. Cod. Cass. chonsiderando chelmarito. Test. Lat. advertens patrem.
  2. Cod. Cass. participo li pensieri. Test. Lat. facta anxietatum particeps.
  3. Cod. Cass. non ricevesse nociva risposta per parte di vento. Test. Lat. ne fatali responso detrimentum susciperet.
  4. Cod. Cass. perche molte battaglie perche