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e finalmente il Giunti in Firenze riprodusse la traduzione del Betussi nel 1596 con le aggiunzioni del Serdonati, il quale raccontò delle Donne illustri, che dal tempo di Boccaccio fino a’ suoi giorni fiorirono; e questa edizione fu dedicata a Cristiana di Lorena, Gran Duchessa di Toscana. E ciò delle traduzioni conosciute per la stampa.
Di quelle poi che tutt’ora inedite si conservano negli archivj, due solo possono numerarsi; quella del Sassetti Fiorentino, esistente nella Biblioteca Mediceo-Laurenziana, e della quale parlano il Manni nella Storia del Decamerone, il P. Montfaucon1 ed il Negri2; e l’altra di M Donato da Casentino. Due codici di questa traduzione esistono nella Biblioteca Reale di Torino; dei quali il primo è scritto nel XIV secolo in un Codice papiraceo di bellissimi caratteri, ed adorno di aurei lavori; ed il secondo scritto anche in pergamena nel secolo XV.
Ma oltre a questi due codici citati dal-