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ai leggitori. 9

raccolti, ve n’ha uno cartaceo del secolo XIV, nel quale leggesi il Volgarizzamento di Maestro Donato di Casentino dell’opera di Messer Boccaccio, intitolata De Claris Mulieribus. Un indice de’ Capitoli, ed un brieve Prologo dello stesso Donato precede in questo Codice le Vite di Boccaccio. Di questo, e degli altri traduttori farò motto, seguendo quello che ne scrive l’Argelati ed il Villa, che all’opera di lui fece le note.

Il Bagli ed il Betussi tradussero le Vite delle Donne illustri; e le Traduzioni di loro vennero a luce. Il primo la volle dedicata a Lucrezia, figliuola del magnifico signore Ridolpho dei Baglioni; e venne pubblicata per i tipi di Giovanni de Trino in Venezia nell’anno 1506, nel giorno 6 di marzo, edizione rarissima, della quale Maittair fa menzione1.

La traduzione del secondo venne per la prima volta a luce in Venezia nell’anno 1547, dedicata all’Illustrissima signora Camilla Pallavicino, Marchesa di Cortemaggiore, e fu ristampata nella stessa cittá nel 1558:

  1. Annales Typogr. tom. 2, pag. 180.