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Tarquiqio Prisco. E fu la verginità appresso di questa di tanto pregio, per la testimonianza d’alcuni, che in lungo spazio di tempo non comportò essere toccata d’alcuno uomo. E benchè le scritture dei poeti dicano, quella essere stata amata da Febo, e per dono di quello avere ottenuto di vivere lungo tempo, e avere saputo indovinare, io certamente penso, che per merito della verginità ella abbia ricevuto il lume, per lo quale ella predisse, e scrisse molte cose future, da quel Sole vero, il quale allumina ogni uomo, che viene in questo mondo. E dicesi che ella sopra lo lido di Baia presso Averno ha uno maraviglioso tempio, lo quale io ho vedutole ho udito che da lei serva il nome insino a questo tempo. Il tempio, benchè sia consumato per lunga vecchiezza, e per negligenza sia mezzo caduto, eziandio così rovinato conserva l’antica maestà, e fa maravigliare quegli che guardano la sua grandezza. Sono alcuni che dicono, che fuggendo Enea, ella gl’insegnò la via, e fu sua guida allo ’nferno; la qual cosa io non credo: ma di questo diremo altra volta. Quegli che dicono che ella visse per molti secoli, affermano che ella venne a