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amaltea, capitolo xxiv. 123

con la vita le fatiche. Sono nondimeno alcuni che dicono, che ella non potè sì lungamente comportare i suoi nocivi errori; ma com’ella vide Edipo cavarsi gli occhi, incontanente s’uccise.

Capitolo XXIV

Amaltea, chiamata Deifoba

AMALTEA, chiamata Deifoba, dicono, che ella fu figliuola di Glauco1. Credono che fusse l’origine di quella da Cuma di Calcis, antica terra di Campagna. Ed essendo stata quella una delle Sibille, credasi, che ella fosse al tempo del guasto di Troja, e che ella vivesse sì lungo tempo, che alcuni pensano che ella arrivasse insino al tempo di

    fuori chollo ferro lanima istancha effaccente resistenzia. Test. Lat. reluctantem fessamque malis animam ferro, jam anus, expulit.

  1. Cod. Cass. figliuola di ghaucho della chui anticha terra dicanpiglia credono che fusse lorigine quegli dichalcis. Test. Lat. Ex Cumis Chalcidensium veteri oppido originau duxisse creditur.