Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/124

120 deianira e iocasta,

Nesso, pensando non potere campare, incontanente diede a Deianira la sua camicia insanguinata del suo sangue; affermando, che se ella la mettesse indosso a Ercole, quella ritrarrebbe lui d’ogni altro amore al suo. Deianira semplice, tolta la veste per un grande dono, per alcuno spazio di tempo servò quella nascosamente a Ercole; e amando egli Iole mandogliela cautamente per Lieo suo servo. Quegli mescolando quel sangue al sudore, entratogli per li pori, entrò in rabbia, sì che di propria volontà si gittò nel fuoco. E così Deianira vedendosi fare vedova di sì grande marito, isperando trarlo al suo amore, perdello, e eziandio vendicò la morte di Nesso.

Capitolo XXIII

Iocasta, Reina di Tebe

Iocasta, reina di Tebe, fu più famosa per le sue scienze, che per le sue opre e per lo suo regno. Questa certamente avendo avuta1

  1. Cod. Cass. avendo vita famosa origine. Test. Lat. cum... originem duceret.