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110 medusa, cap. xx.

ravigliosa prestezza arrivò in Ponente: in quel luogo, usato lo suo sapere e le armi, rubò la Reina, e carico di ricca preda tornò a casa. E da queste cose pigliò materia la finzione dei poeti, nella quale noi leggiamo: Medusa Gorgone era usata convertire in sasso gli uomini che ella vedeva, e i suoi capelli essere stati convertiti in serpenti per ira di Minerva, perchè ella avea corrotto1 lo suo tempio, commettendo in quello adulterio con Nettuno2; e che ella partorì lo cavallo Pegaseo; e Perseo sedendo su d’un cavallo alato volò nel regno di quella; e avendo usato lo scudo di Pallade, vinse. Possedere oro è una infelicità: se si tiene riposto non è d’alcuna utilità ovvero comodità al posseditore, che se cessino i rubatori3, non cessano i faticosi

  1. Cod. Cass. perchè quella avea chontro lo suo tempio. Lat. Test. quod templum ejus Neptuni concubitu vitiasset.
  2. Cod. Cass. e chome ella partorì lo chavallo pegaso e perseo sedendo in quel luogo volo nel regno di quella e avendo, ecc. Test. Lat. legimus... et Perseum equo insidentem alato, in ejus regnum evolasse, ecc.
  3. Cod. Cass. disse cessano i rubatori non ces-