Pagina:Boccaccio - De claris mulieribus.djvu/113


capitolo xx. 109

cevole vigore d’occhi, che se ella guardava alcuni benignamente, poco meno stavano immobili e innamorati. Ancora alcuni hanno affermato, che ella fu sommamente ammaestrata d’agricoltura, e per quello poi acquistò per soprannome Gorgon: per lo cui esercizio ella conservò non solamente con meravigliosa sagacità le ricchezze di suo padre, ma accrebbele grandissimamente, intanto che quegli che la conobbero credettero che ella avanzasse tutti i re di Ponente di tesoro. E così per la gran bellezza, e per la sagacità ella pervenne in grandissima fama eziandio appresso remotissime nazioni. Con glorioso romore la fama di quella pervenne in Grecia1, ove tra gli altri giovani d’Acaja, Perseo il più forte, udite sì fatte cose, entrò in desiderio di vedere quella bellissima donna, e di torle lo suo tesoro. E così entrato in nave, nella quale era per insegna un cavallo Pegaseo, con ma-

  1. Cod. Cass. intra gli altri lo glorioso romore la fama di quegli pervenne in grecia ove tra gli altri giovani perseo. Test. Lat. Verum celebri rumore ad Argivos delata est (ejus fama) quos inter Perseus, ecc.