avere cosi giudicato. E certamente fu somma stoltizia. La natura con eterna legge volge lo cielo, e dà a tutti gl’ingegni atti a varie cose1: come questi diventano deboli por ozio e per pigrizia, così per istudio e per esercizio2 diventano chiari, e capaci delle grandissime cose. E stimolando quella medesima natura, tutti siamo mossi dal desiderio al conoscimento di tutte le cose, benchè non con una medesima sollecitudine e fortuna. E se è così, è contrario che molti non possono essere pari in una medesima cosa? e per questo, alcuno estimare sè solo avanzare gli altri nel corso della gloria in sì grande moltitudine di uomini, è cosa che aspetta a matto animo3. E certo io desidererei che questa
- ↑ Cod. Cass. gl’ingegni atti a guarire chosì. Test. Lat. apta variis rebus ingenia cunctis praebet.
- ↑ Cod. Cass. chome questi diventano deboli per ozio o per pigrizia chosì diventano chiari, e chapaci delle grandissime chose. Test. Lat. sic studiis et exercitio luculenta, ecc.
- ↑ Cod. Cass. e per questo alchuni a sua gloria estimare le sole avanzare gli altri nel chorso di sì grande moltitudine d’uomini, ed e che, ecc.