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84 | AMOROSA VISIONE |
Son use a noi far male: e oltre corse
80Alla fontana; e non credea che fosse
Essa, quando le more rosse scorse.
In ciò mirando tutta si percosse,
Quando Piramo vide ancor tremante,
E dal suo petto il ferro aguto mosse,
85E ’n su quel si gittò, dicendo: amante,
Io son la Tisbe tua, mirami un poco
Anzi ch’io muoia: e più non disse avante,
Rimirandolo cadde morta al loco.