Molto dubbiosa lì quella pareva, 50Perchè rivolta contra il grande Iddio
Con fiebol possa cacciar lo voleva.
Valeale poco, perocchè ’l disio
Suo ne prendeva quel, come che a lei
Ne’ suoi sembianti ben paresse rio. 55Nel luogo appresso si vedea colei
Che partorì i due occhi del cielo,
Secondo che apparve agli occhi miei.
Assai timida l’isola di Delo
La riteneva quasi fuggitiva, 60Umile e piana sotto bianco velo.
Soletta appresso Antiope seguiva,
Con la qual quivi Giove, in forma quale
Un satiro alla mia estimativa,
Ove allato sedeale, e quanto male 65Amor per lei li facesse narrava,
Nè come alcun rimedio ne li vale.
Assai negli atti suoi la lusingava,
Tanto che ’n fine alla sua volontate
Con impromesse e preghi la recava. 70Vedeasi appresso quivi la biltate
In una storia che venia d’Alcmena,
Piena di grazia e di tutta onestate,
In suoi sembianti gioconda e serena,
A cui Giove in forma del marito, 75Che dallo studio tornava d’Atena,
Tutto il suo disio avea compito.
Vedevavisi Geta doloroso,
Perchè un altro n’avea ’n casa sentito.