Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
73 |
CAPITOLO XVIII.
Come Giove giacque con Semele, e come ell’arse, e come stette con Asteria.
Dopo costei si vedeva seguitare
Come già di Semele egli arse il core,
E come l’ebbe ancora vi si pare.
Ornata come vecchia, e di dolore
5Piena, era quivi Giuno invidïosa
Perchè Giove portava a quella amore;
Nascosa in forma tale, la graziosa
Giovane domandava, s’ella fosse
Ben dell’amor di Giove copïosa.
10Nel viso a riso a quel parlar si mosse
Non conoscendo lei, e le rispose:
Altro che me non disian sue posse.
Allor si turbò Giuno, e ben l’ascose
Con falso aspetto, e disse: ora ti guarda,
15Che non ti inganni con viste frodose:
Più furon quelle già cui la bugiarda
Vista ingannò, ed io ne so alcuno:
Ma se tu vuoi saper se per te arda,