Massinissa seguiva, del suo male, 20A freno abbandonato cavalcando,
Sè stesso avendo poco a capitale.
Allegro Cincinnato seguitando
L’andava; e Persio poi come potea
Giocondo sè nel sembiante mostrando. 25Nobile nello aspetto si vedea
Possente oltre venir intra costoro
Cesare, che in vista ancor ridea
D’avere a forza avuto da coloro
Nome d’imper, che real dignitate 30Per istatuto avean cassa fra loro.
Ornato di bell’arme, e incoronate
Le tempie avea di quelle fronde care,
Che fur da Febo già cotanto amate.
Mirabilmente bello a campeggiare 35In uno scudo lo divino uccello,
Nero nell’oro lì vidi, mi pare;
Ancora in una lancia un pennoncello
Che in man portava, e simigliante
Vid’io quella ventilarsi in quello. 40Di quanti a lui ve n’andasser davante,
Nullo ne fu che tanto mi piacesse,
Nè tanto valoroso nel sembiante.
Appresso poi parea che gli corresse
Volonteroso e sì forte Ottaviano, 45Che dentro al cerchio già parea ch’avesse
Messa più che nessun la destra mano:
Bello era nell’aspetto e grazïoso
Quanto alcuno altro fosse mai mondano.