Di retro al quale Pelleo cavalcava, 20Con quella lancia in man che prima morte,
Poi medicina a sua ferita dava.
Veniva appresso vigoroso e forte
Achille col figliuol, che sì spietata
Vendetta fe’, quando l’antiche porte 25Non serraron più Troia, che l’entrata
Avevan data al gran caval ripieno
Della nemica gente tutta armata.
Questo crudel senza mezzo seguieno
Diomede ed Ulisse, e ad aguati 30Andare ancor pensando mi pariéno.
Vigoroso di dietro a loro, armati
Patricolo veniva ed Antenóre,
Ciascun cogli occhi ver la Donna alzati.
Ercole v’era, il cui sommo valore 35Lungo saria a voler recitare,
Perch’ebbe già d’assai battaglie onore.
Anteo dopo lui vi vidi stare,
Ch’ancor parea che ’n atto si dolesse
Di ciò che già gli fe’ Ercol provare. 40Veniva poi Minos, come se stesse
Ancor davanti Atene tutto armato,
Nè d’Androgeo parea più gli calesse.
O quanto d’ira pareva infiammato,
D’ira e di mal talento Menelao, 45Seguendo Agamennon dal destro lato!
Il qual seguiva poi Protesilao,
Bello e grazïoso nello aspetto,
E dopo lui cavalcava Anfiarao;