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CAPITOLO VIII.




Della medesima Fama, e come dopo costoro seguita Salomone, e Assalonne e altri.


Mirando avanti con ferma intenzione,
     Veder mi parve quel re eccellente
     Che fu sì savio, io dico Salomone.
Eravi ancor Sansone, che possente
     5Di forza corporal più ch’altro mai
     Fu che nascesse fra l’umana gente.
Nel riguardar più innanzi affigurai
     Il viso d’Assalon, che più bellezza
     Ebbe nel mondo che altro giammai.
10Tra questi pien d’orgoglio e di fierezza
     Seguendo cavalcava Capaneo,
     Che ne’ suoi atti ancora Iddio sprezza.
Eteocle era quivi con Tideo,
     Adrasto re pensante e doloroso
     15Del perder che d’intorno a Tebe feo.
Ancora si mostrava il valoroso
     Polinice; Broccardo il seguitava,
     E ’l re Licurgo, e Giasone animoso.


AMOROSA VISIONE 3