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CAPITOLO VI. 27

Tutti lì soprastava veramente
     50Di ricche pietre coronata e d’oro,
     Nell’aspetto magnanima e possente:
Ardita sopra un carro tra costoro
     Grande e trionfal lieta sedea,
     Ornato tutto di frondi d’alloro,
55Mirando questa gente: in man tenea
     Una spada tagliente, con la quale
     Che ’l mondo minacciasse mi parea.
Il suo vestire a guisa imperïale
     Era, e teneva nella man sinestra
     60Un pomo d’oro: e ’n trono alla reale
Vidi sedeva, e dalla sua man destra
     Due cavalli eran che col petto forte
     Traeano il carro tra la gente alpestra.
E intra l’altre cose, che iscorte
     65Quivi furon da me intorno a questa
     Sovrana donna, nemica di morte,
Nel magnanimo aspetto fu, ch’a sesta
     Un cerchio si movea grande e ritondo
     Da’ piè passando a lei sopra la testa.
70Nè credo che sia cosa in tutto ’l mondo,
     Villa, paese dimestico o strano,
     Che non paresse dentro da quel tondo.
Era sopra costei, e non invano,
     Scritto un verso, che dicea leggendo:
     75Io son la Gloria del popol mondano.
Così mirando questa, e provedendo
     Ciò che d’intorno, di sopra e di sotto
     Le dimorava, e chi la gía seguendo,