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CAPITOLO III. 15

La Donna giva già, ed ecco fore
     50Della gran porta due giovani uscire,
     L’uno era corto e bianco in suo colore,
E l’altro rosso, e incominciaro a dire:
     Dove cercando vai gravoso affanno?
     Vien dietro a noi, se vogli il tuo disire.
55Sollazzi e festa, come molti fanno,
     Qua non ti falla, e poi il salir suso
     Potrai ancor nell’ultimo tuo anno.
Il luogo è chiaro e di tenebre schiuso:
     Vien, vedi almeno, e saliratten poi,
     60Se ti parrà noioso esser quaggiuso.
Piacevami il dir loro, e già, con voi,
     Dir voleva, io verrò: ma mi diceva
     Colei: lascia costoro, andiam su noi.
E per la destra man preso m’aveva,
     65Seco tirando me in su, e l’uno
     La mia sinistra e l’altro ancor teneva,
Ridendosene insieme, e ciascheduno
     Tirandomi diceva: vienne, vienne,
     Cerchi sola costei il cammin bruno.
70Lì d’una parte e d’altra mi ritenne
     L’esser tirato, dond’io, ben sapete,
     Volto alla Donna, che io non ho penne
A poter su volar, come credete,
     Nè potrei sostener questi travagli,
     75A’ quai dispormi subito volete.
Fermata allor mi disse: tu t’abbagli
     Nel falso immaginar, e credi a questi,
     Ch’a dritta via son pessimi serragli.