In quella parte là dove or dicesti, 20Senza consiglio molto esaminato
Ir non si vuol, che tu ten pentiresti.
Primieramente là dove m’è grato
Seguita, che senza dubbio intenta
Sarò di farti a tempo consolato. 25E quel disio che or più ti tormenta
Porrò in pace, con quella bellezza
Che l’alma al cor tuttora ti presenta.
Ristette allora, ed io tanta dolcezza
Presi della promessa, che nel viso 30Tututto sfavillava d’allegrezza.
Con voce piena e tutto pien di riso
Risposi a lei: Donna gentile, io vegno,
Nè più da te voglio esser mai diviso.
Humile e pian, quanto io posso, m’assegno 35A te, fa’ sì ch’al piacer di colei,
Di cui io sono, io non trapassi il segno.
Ell’ha del mio voler, disse costei,
In mano il fren, sicch’io non posso fare,
Se non sol quel che è in piacere a lei. 40Di tanto sempre mi veggo onorare
Da essa, che io le lascio, che giammai
Oltre alla voglia mia non vuol mutare.
E questo detto, disse: andiamo omai,
Che ’l tempo è breve a quel che vuoi fornire. 45Per ch’io senza più dir la seguitai.
Così adunque vo’ per pervenire,
Donna gentile, al loco, ove essendo
Voi, ebbi tanta gioi’ nel mio dormire;