La volontà, che d’Amor le ferute 20Mi porsero, non è in me finita,
Ma è cresciuta in me la sua virtute.
Tra’ fiori e l’erba con vista smarrita
M’andava in me in tal guisa pensando,
Dispregiando e lodando la mia vita. 25Riguardandomi a’ piedi così andando
Mi trovai alla fonte, non avendo
Vedute quelle donne festeggiando:
E ’l viso alzai me stesso riprendendo
Del perduto diletto, e ver me vidi 30Quella Doma venir, cui io caendo
Fra quel giardino andava: ove ti fidi?
Ver me dicendo, e colle braccia aperte
Mi prese, e non cre’ tu che io ti guidi
In qual parte vorrai? Perchè perverte 35Tua volontà il mio consiglio vero,
Per vanità lasciando cose certe?
Allor risposi: madonna, sincero
M’è il tuo mostrar tornato, di colei
Grazia che m’ha disposto a tal sentiero. 40Tu verrai se ti piace in fino a lei,
E quivi insieme ci dimoreremo,
Quanto piacer sarà tuo e di lei,
E poi insieme tutti e tre andremo
Dove vorrai, che io credo segnare 45Sotto il piacer di lei il dì estremo.
Ed ella allora: il tuo addimandare
È d’ordine di fuor, che io so bene
Quel che tu vo’ che io vi venga a fare.