Ognora che la sua bella figura 50Disïava vedere, amor facea
Di ciò contenta la mia mente scura,
Rendendo lei umil quand’io volea:
E questo più m’accendeva vedendo
Che ’l mio disio adempier si potea, 55Nè per lei rimaneva, ma sentendo
Forse maggior periglio, consentia
Che io avanti mi stessi piangendo,
E grazïosa mostrandosi e pia
Verso di me con sua benignitate 60In conforto tenea la mente mia;
Lungamente seguendo sua pietate,
Ora in avversi ed ora in grazïosi
Casi reggendo la mia volontate.
Sollecito del tutto mi proposi 65Di pur sentire l’ultima possanza,
Che in loro hanno i termini amorosi.
Ver è, che molto prolissa speranza
Mi tenne in questa via, non però tanto
Che ’l mio proposto gisse in oblianza. 70Alla seconda con sospiri e pianto,
Quando con festa, sempre seguitai
Il mio proponimento, infino a tanto
Sottilmente guardando m’avvisai,
Che la Donna pensava terminare 75Con savio stile i disïosi guai.
Però alquanto io mi lasciai il pensare,
Dicendo tosto: credo provveduto
Fia da costei il mio grave penare;