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CAPITOLO XLIII.
D’altre donne che trova nel detto giardino.
Aveami già quel canto e la bellezza
Delle giovani donne l’alma presa,
E riempiuta di nuova allegrezza,
Tanto che ad altro la mente sospesa
5Con gli occhi non tenea, che non faceano
Alli raggi di lor nulla difesa;
E com’io loro alzai, vidi sedeano
Donne più là quasi sè riposando,
Che forse fatta festa innanzi aveano.
10Queste, mentre io andava riguardando,
D’erbe e di frondi tutte coronate
Vidi, ed insieme d’Amor ragionando.
Ver è, ch’ell’eran di maturitate
Di costumi, e di senno, e di valore,
15E di bellezza molto, e molto ornate.
E volto verso là, il primo ardore
Della bellezza dell’altre fu spento
Di tutte fuor che d’una nel mio core.