Odesi alcuna volta in la pianura 50Le frondi risonar per dolce vento,
Il qual si move da quell’aere pura.
Ogni pratel di quel lito è contento
Di mutar condizione a tempo e loco,
Secondo c’ha ’l vigore acceso o spento. 55Rallegravisi ogni animal, e gioco
Vi fa, secondo che amor lo strigne
Sotto la forza sua, o molto o poco,
Ovunque la natura più dipigne
La terra di bellezza, e a rispetto 60Null’è di quello che quel fiume tigne.
Così veduto quel con l’intelletto,
Io corsi a quel che fuor del lupo usciva,
Ov’io non vidi un albero soletto,
O altra pianta, la qual verde o viva 65Vi sia, ma secca la pianura trista
Biancheggiar tutto coll’occhio scopriva.
Aveva ben del fiumicel la lista
Tinta la terra d’un suo color perso,
Che quasi lo schifava la mia vista. 70Mossimi allora quindi, e a traverso
Presi il sentiero per lo bel giardino,
Per gire al fiume del bel toro emerso.
E quella Donna, con cui il cammino
Impresi prima, disse: se ti piace 75Andiam per questa via, che più vicino
Ne fia ’l sentier che ci merrà a pace:
Dove tu vai, come tu hai veduto,
È del ben transitorio e fallace,