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CAPITOLO XXXIX.
Dove tratta della medesima fonte, e di suo ornamenti come spande pel giardino.
Oh quanto bella tal fonte pariami,
E quanto da lodar, talchè giammai
Di mirarla saziato non sariami.
Com’io a basso al vaso riguardai
5Dove l’acqua cadea, ch’era gittata
Da quelle tre, se bene immaginai,
O vidi il vero, io vidi ch’adunata
Era da parte quanta ne gittava
La bianca donna, e là effigiata;
10Onde uscia quella del vaso, vi stava
Un capo d’un leone, e ’n ver levante
D’un picciol fiume il bel giardin rigava.
Tolto di quivi e fattomi più avante,
Ciò che la donna vermiglia spandea
15Nel vaso, vidi fare il simigliante.
Rimirando esso ancora vi vedea
Una testa d’un toro al mio parere,
Del qual quell’acqua ad un’asta scendea.