All’altro vedea in voglia, e colorati 50Eran li suoi vestir, di tanti e tali
Colori, ch’io non gli avre’ mai avvisati.
Nell’altro canto a man destra, ch’eguali
Spazio occupava, una donna vi stava
Ad ogni creatura diseguali. 55Ella nel capo suo quivi mostrava
Tre visi, ed è vestita, ciò mi pare,
Come di neve, e così biancheggiava.
Là vid’io poi nel terzo angolo stare
Una donna robusta tutta armata 60Ad ogni affanno presta di portare.
Parea di ferro questa ivi formata
Tutta a veder, e dopo lei seguia
Un’altra sopra ’l quarto angol fermata.
Rimirando colei ognun diria 65Che di fino smeraldo fatta fosse,
In abito piacente, umile e pia.
Or quel che più a mirarle mi mosse
Fu un vaso vermiglio grande e bello,
Che tutte sostenean colle lor posse: 70Fermato sopra loro il bel vasello
Più che ’l sanguigno marmo si spandeva
Sopra ’l fiorito e verde prato, e quello
Egli era tondo, e ’n mezzo d’esso aveva
Formata una colonna piccioletta, 75Che dïamante in vista mi pareva,
Rotonda e bella, e sopra quella eretta
Un capitel v’aveva di fino oro
Fatto con maestria non miga in fretta.