Fra’ folti boschi, o in tane o altro loco, 50Leon nè lupo nè can par rimaso,
Che non si pascan quivi o molto o poco.
Ondeggiar vedi del dolente caso
I tristi fiumi, e ispumanti e rossi
Del tristo sangue non isparto in vaso. 55Riguarda là Pompeo con volti dossi,
Che fuggendo abbandona il campo tristo,
E ancor ve’ come a Lesbos posossi.
Se là rimiri, con sembiante misto
Di lagrime Cornelia accoglier lui 60Vedrai, poichè sconfitto l’ebbe visto.
E vedi ancor come quindi con lui
Si parte, e vanne per mare in Egitto,
In sè immaginando, che colui
Dovesse lui ricevere, respitto 65Avendo al regno che avuto avea
Da lui, ma ’l suo pensier non venne dritto.
Avanti mi mostrò, dov’io vedea
Come scendea del suo legno Pompeo,
Perchè carico troppo li parea, 70Di quello entrando in un che Tolomeo
Per Achillas insieme con Potino
Sotto spezie d’onor menar li feo:
In quel già assettato lui meschino,
I traditori alquanto indi lontani 75Pigliaron lui, quasi al suo mal vicino,
Siccom’ parea, il capo l’aspre mani
A lui tagliaro, e ’l tronco in mar gittaro,
E quello al sir portaron de’ Romani.