Così costei con cui le piace giostra, 50Sempre abbattendo chi s’oppone ad essa:
Ma perseguiamo alla materia nostra.
Or mira a piè della città depressa,
E vedi que’ che già ne fu signore,
Quando da’ Greci fu con forza aggressa; 55Priamo dico, il cui sommo valore,
La sua ricchezza, la fama e l’ardire,
I molti figli, il potere e l’onore
Raccontar non porriansi mai nè dire:
Questa arsa, e’ figli morti innanzi ad esso 60Tutti li vide avanti il suo morire.
Ecuba trista puoi vedere appresso
Per doglia andar latrando come cane,
Morte chiamando che l’uccida spesso.
Similemente ancor delle troiane 65Genti vi vedi assai in sanguinoso
Lago star morte, e d’ogni possa vane.
Tra gli altri puoi vedere il valoroso
Ettor giacer, e non li valse niente
Contra costei il suo esser famoso. 70Ivi Paris ancora, insiememente
Troilo, Polidoro, e Polissena
Veder puoi tu giacere assai vilmente.
Agamennone insieme, e la sua pena,
Poich’ebbe Marte e Nettuno avanzato, 75Vedi ch’Egisto a lui l’ultima cena
Togliendoli la vita dà, ingannato
Lui col vestir malizioso e fallace,
Nel quale e’ tristo s’è ravviluppato.