Rovinati gli ostier, nè vi dimora 20Altri che bestie salvatiche e fiere,
E quanto fosse grande parsi ancora.
Jocasta trista vi puo’ tu vedere,
Ch’al figlio moglie misera divenne,
Bench’avvenisse senza suo sapere. 25E vedi que’ che questa tutta tenne
Con tal voler del frate, per cui questo
Distruggimento misera n’avvenne,
Giace con lui in quel fuoco molesto,
E quivi vedi il frate, che amendui 30Fu l’uno all’altro uccider così presto.
Oltre un poco poi vedi colui,
Che sopra al mur da Giove fulminato
Fu, dispregiando ancor negli atti sui.
Con questi vedi Adrasto allato allato 35Con gli altri regi, che l’accompagnaro
A quel distruggimento dispietato.
Vedi Tideo, vedi il pianto amaro
Che fér le triste, che a compimento
In ristoro del duol la consumaro. 40Non t’è occulto or quanto mutamento
Dal bene al mal fosse quel di costoro,
E quasi fu in un piccol momento.
Pon mente poi un poco, dietro a loro
Troia vedrai e ’l superbo Ilione, 45Ch’appena alcuna parte par di loro:
Ora non v’ha nè tetto nè magione,
Ma qual caduto e quale arso si mostra,
Come tu vedi, e sai ben la cagione.