Eravi poi come insiememente 20Costei con Enea ed altri assai
A caval giva onorevolmente,
Ripetendo ella in sè quel che giammai
Più non pareva a lei aver sentito,
Fuor per Sicheo, siccom’io avvisai: 25Il chiaro viso bello e colorito,
Mirando Enea con benigno aspetto,
Tornava bianco spesso e scolorito.
Ma pervenuti quivi ad un boschetto,
Lasciando i cani a’ cervi paurosi 30Di dietro, incominciaro il lor diletto:
Altri cornavano, e altri animosi
Correvan dietro, e gridando faceano
I can più per lo grido valorosi.
Tutto un gran monte già compreso aveano 35I cacciatori, e in una valle scura
Dido ed Enea rimasi pareano.
E sì facendo, fuor d’ogni misura
Un vento quivi pareva levato,
Che di nuvoli avea già la pianura 40Chiuso, e il monte ancora; onde tornato
Pareva il sole indietro, e divenuto
Oscura notte il dì in ogni lato.
Horribili e gran tuon ciascun sentuto
Aveva, e’ lampi venivano ardenti, 45Con piover tal che mai non fu veduto.
Enea e Dido là fuggian correnti
In una grotta, e la lor compagnia
Perduta avean, di ciò forse contenti.