Là si vedea Ifi e Jante amorose 50Far festa pria che maschio ritornasse
Que’ che ’l suo sesso tanto tempo ascose.
Appresso mi parea che seguitasse
Laodamia bella sospirando,
Come se del suo mal s’indovinasse. 55Ravviluppata tutta, e non curando
Di sè, Protesilao di bella cera
S’aveva fatto, lui raffigurando,
E poi a quella innanzi posta s’era
In ginocchion, dicendo: signor mio, 60Se io ti sono amanza, e donna vera
Leal, come dicesti, fa’ che io
Ti veggia ritornar con quella gloria,
Ch’io l’arme tue presenti al forte Iddio.
A que’ c’hanno mestier della vittoria 65Lasciali pria combatter, che ’l periglio
Proprio fuggi; ch’ognor ch’a memoria
Viemmi quel ch’io già in alcun pispiglio
Udii d’Ettor, che tanti cavalieri
Contasta combattendo, ogni consiglio 70In me fugge di me, e volentieri
Nel tuo andare ti vorrei aver detto,
Ch’alla battaglia tu fossi il derrieri.
Sola mia gioia, solo mio diletto,
Fa sì ch’io sia di tua tornata lieta, 75Che senza te mai gioia non aspetto.
In tal maniera quivi mansueta
Si stava Laodamia, talvolta
D’angosciosi sospir tutta repleta.